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Alimenti industriali, Nutrienti

Confronto tra PetFood con sottoprodotti di carne e carne fresca: valore nutrizionale, digeribilità, appetibilità e rischi microbiologici.


mercoledì 3 luglio 2024


Confronto tra PetFood con sottoprodotti di carne e carne fresca: valore nutrizionale, digeribilità, appetibilità e rischi microbiologici

Quando i proprietari devono scegliere gli alimenti industriali per i loro cani e gatti, si preoccupano di somministrare alimenti di qualità e, spesso, la presenza tra gli ingredienti di carne fresca fa pensare loro che il mangime sia più sano

Un altro fattore che influenza positivamente il pensiero dei proprietari è il claim "human grade", che viene utilizzato generalmente in quegli alimenti dove le proteine animali trasformate sono sostituite con carne fresca disossata meccanicamente che solitamente viene indicata come primo ingrediente nell'etichetta.

La ragione per cui la carne fresca risulta spesso come primo ingrediente è che essa, contenendo molta più acqua, risulta più pesante e quindi come quantità risulta maggiore rispetto alle farine.

Il fatto di vederlo come primo ingrediente, fa erroneamente pensare ai proprietari che l'alimento contenga più proteine e quindi sia "migliore" ma, nella realtà, non è sempre così.

Infatti, dopo il processo produttivo del croccantino, in cui l'acqua viene eliminata in buona parte potrebbe essere che le proteine risultino meno in un alimento che contiene carne fresca rispetto ad uno che contiene farina di carne o proteine trasformate.

Ad oggi, inoltre, non esiste alcuna normativa che definisca in maniera precisa il concetto di "humane grade" e non esistono prove che, l'inclusione di carne fresca negli alimenti PetFood, li renda migliori dal punto di vista nutrizionale.

Se invece tra gli ingredienti è presente la dicitura "sottoprodotto di origine animale" o "proteine animali trasformate" il proprietario è propenso a considerare quell'alimento di scarsa qualità ma, anche in questo caso, non esistono prove scientifiche a supporto di questo pensiero.

Per capire se, anche da un punto di vista scientifico, l'inclusione di carne fresca disossata meccanicamente negli alimenti PetFood secchi, li renda effettivamente migliori dal punto di vista nutrizionale, nel 2021 è stato effettuato e pubblicato uno studio italiano (dettagli in bibliografia) che paragonava una dieta estrusa contenente carne di pollo separata meccanicamente (MDM) come primo ingrediente, con un'altra dieta estrusa formulata con proteine animali trasformate (MBP) come primo ingrediente.

I due alimenti PetFood contenevano la stessa percentuale di proteine grezze e la stessa energia, inoltre, la composizione era praticamente identica, eccezion fatta per la presenza come primo ingrediente della carne fresca disossata in uno dei due.

Tuttavia, l'alimento con sole proteine trasformate era leggermente più grasso.

La dieta MDM conteneva: carne di pollo separata meccanicamente, proteine animali trasformate, riso, concentrato proteico di patate, grasso animale, mais, polpa di barbabietola, lievito di birra, proteine animali idrolizzate, Spirulina platensis, Yucca schidigera, cartilagine idrolizzata, crostacei idrolizzati, metil sulfonil metano, Echinacearadice, origano, aglio, mix di vitamine e minerali.

La dieta MBP, invece, conteneva: proteine animali trasformate, riso, concentrato proteico di patate, grasso animale, mais, polpa di barbabietola, lievito di birra, proteine animali idrolizzate, Spirulina platensis, Yucca schidigera, cartilagine idrolizzata, crostacei idrolizzati, metil sulfonil metano, Echinacearadice, origano, aglio, mix di vitamine e minerali.

Gli obiettivi di questo studio sono stati quelli di valutare l'effetto dell'inclusione della carne fresca sul profilo degli acidi grassi e della digeribilità in vivo e in vitro, di confrontare l'appetibilità dei due alimenti secchi e determinare se ci fossero o meno differenze nella microbiologia e nella qualità della conservazione dei due prodotti.

I risultati sul profilo degli acidi grassi ha mostrato che la dieta contenente carne di pollo separata meccanicamente era leggermente più ricca di acidi grassi polinsaturi (tra cui l'acido linoleico) mentre la dieta MBP era più ricca in acidi grassi saturi.

Questa differenza mostra che la dieta MDM ha una miglior qualità nutrizionale con un contenuto più elevato di PUFA a cui potrebbe conseguire un'implicazione positiva per alcune categorie di animali (cani giovani, anziani, animali con bisogni specifici come cani da caccia).

Dal punto di vista dell'appetibilità, invece, il test effettuato ha mostrato valori più elevati per la dieta MBP con un quantitativo medio di assunzione di 212 grammi contro 83,5. La dieta con carne di pollo separata meccanicamente è stata preferita da solo 4 cani su 40 ed è stata la prima scelta solo per il 33%.

La differenza di assunzione tra le due diete potrebbe essere dovuta a diversi fattori.

In primis, il fatto che la dieta con sole proteine trasformate era leggermente più grassa ed è risaputo che i cani preferiscono diete ricche in grassi.

Un altro fattore che può aver influenzato l'appetibilità è il processo di essicazione successivo all'estrusione.

Esso, a causa del maggior contenuto di acqua nella carne fresca, è stato effettuato ad una temperatura minima più alta per il prodotto MDM rispetto all'alimento MBP (85 gradi contro 50 gradi).

Inoltre, la dieta con carne separata meccanicamente ha mostrato dopo 6 mesi di conservazione un contenuto di poliammine più alto, che, in letteratura, è stato descritto come responsabile di una riduzione dell'appetibilità.

Invece, la valutazione del rischio microbiologico non ha evidenziato rischi microbiologici legati all'uso né di una, né dell'altra dieta.

Per la digeribilità, i risultati hanno mostrato che, sia in vivo che in vitro, essa era elevata in entrambe le diete.

Il metodo in vivo non ha, inoltre, mostrato differenze significative tra le due diete mentre con i metodi in vitro i risultati sono stati diversi.

Con un metodo è stata rilevata una differenza significativa tra le due diete (con una digeribilità maggiore per la dieta MDM) mentre con un altro metodo questa differenza non c'è stata.

Quello che, però, si è evidenziato è che entrambi i metodi in vitro hanno leggermente sovrastimato i coefficienti di digeribilità di entrambe le diete rispetto ai risultati ottenuto in vivo.

In conclusione, l'inclusione di carne fresca disossata meccanicamente nel cibo secco per cani è microbiologicamente sicura e può leggermente migliorarne la qualità nutrizionale, a scapito, però, di una ridotta appetibilità.

Tuttavia, gli autori sottolineano, come le concentrazioni più elevate di poliammine riscontrate negli alimenti con MDM dopo 6 mesi di conservazione possano rappresentare un potenziale rischio.

Infatti, i livelli soglia di ammine biogene negli alimenti per animali domestici non sono stati ancora stabiliti e sono ancora necessari ulteriori studi che indaghino il loro possibile pericolo negli animali da compagnia.

BIBLIOGRAFIA:
- Giorgia Meineri, Alessia Candellone, Sonia Tassone, Pier Giorgio Peiretti, Erica Longato, Daniele Pattono, Natalia Russo, Elena Pagani, Liviana Prola. Effects of "fresh mechanically deboned meat" inclusion on nutritional value, palatability, shelf-life microbiological risk and digestibility in dry dog food. PLoS One. 2021 Apr 22;16(4):e0250351. doi: 10.1371/journal.pone.0250351. eCollection 2021. OpenAccess. DOI: 10.1371/journal.pone.0250351


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