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Risposta glicemica e insulina in cani sani a seconda della dieta.


mercoledì 2 ottobre 2024


Risposta glicemica e insulina in cani sani a seconda della dieta

L'attenzione dei proprietari sulla salute dei loro animali è incrementata negli ultimi anni e con essa anche quella rivolta al tipo di alimentazione da offrire ai loro Pet.
Proprio per questa ragione il mercato degli alimenti PetFood è in costante crescita con un quantitativo di alimenti sempre in aumento e sempre più variato in termini di ingredienti in essi contenuti


Tra gli ingredienti, particolare attenzione viene posta ai carboidrati inseriti all'interno e, ad oggi, esistono in commercio numerosi alimenti che non contengono cereali.

La scelta del carboidrato può influenzare in maniera significativa la digeribilità dell'alimento e dell'amido che, tuttavia, non dipende solo dalla fonte alimentare stessa, ma si basa anche su altri fattori come le dimensioni delle particelle, il rapporto amilosio/amilopectina dell'amido, il rapporto tra la quantità di amido e di proteine all'interno della dieta, nonché il metodo di lavorazione.

Tutti questi fattori possono anche influenzare la risposta glicemica postprandiali, ossia l'innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue che si verifica dopo l'assunzione di cibo.

Tuttavia, i livelli glicemici postprandiali non dipendono solo dal tipo di carboidrato, dalla sua digeribilità e dalla quantità ingerita, ma sono influenzati anche da altri fattori come la quantità di fibra contenuta nella dieta e la presenza di proteine e grassi.

Per capire quale impatto ha il tipo di carboidrato sull'indice glicemico di cani sani, è stato effettuato uno studio dal dipartimento di medicina veterinaria di Napoli che ha valutato la risposta glicemica e insulinica a seguito della somministrazione di tre diete commerciali, di cui due prive di cereali e una con cereali.

Questo studio è stato effettuato su 15 cani sani sterilizzati, normopeso con un'età media di 5 anni + o – 1,3, divisi in tre gruppi a cui sono state somministrate alternativamente tutte le tre diete commerciali per 50 giorni (15 di adattamento alimentare e 35 di somministrazione).

I cani sono stati nutriti con un quantitativo di alimento che andasse a soddisfare il fabbisogno energetico di mantenimento calcolato con la formula 132x kg0,75.

Le tre diete contenevano tutte la stessa fonte di proteina e, per quanto possibile, tenori analitici similari.

La prima dieta priva di cereali, denominata GF1, conteneva Pollo disossato, proteine di pollo disidratate, patate dolci, grasso di pollo, uova essiccate, aringhe, proteine di aringhe disidratate, olio di pesce (da aringhe), fibra di piselli e carote essiccate.

Il secondo alimento, sempre privo di cereali e denominato GF2, conteneva Pollo disossato, proteine di pollo disidratate, amido di piselli, grasso di pollo, zucca essiccata, uova essiccate, aringhe, proteine di aringa disidratate, olio di pesce (da aringhe), fibra di piselli e carota essiccata.

La terza, denominata CB e con all'interno cereali, era costituita da Pollo disossato, proteine di pollo disidratate, farro, avena, grasso di pollo, uova essiccate, aringhe, proteine di aringhe disidratate, polpa di barbabietola essiccata, olio di pesce (da aringhe) e carota essiccata.

Nella successiva tabella riportiamo i tenori analitici sul tal quale delle tre diete indicati all'interno dello studio.

GF1
GF2
CB

PROTEINA GREZZA
36,3 ± 0,21
31,6 ± 0,06
31,7 ± 0,25

GRASSI TOTALI
18,5 ± 0,3
19,3 ± 0,23
19,4 ± 0,81

FIBRA GREZZA
2,3 ± 0,1
2,37 ± 0,06
2,47 ± 0,12

FIBRA ALIMENTARE TOTALE
7,58 ± 0,08
8,37 ± 0,05
9,43 ± 0,10

FIBRA INSOLUBILE
3,02 ± 0,02
3,76 ± 0,07
3,48 ± 0,08

FIBRA SOLUBILE
4,66 ± 0,01
4,91 ± 0,03
5,95 ± 0,04

CENERI
6,5 ± 0,3
6 ± 0,06
6,03 ± 0,17

AMIDO
25 ± 0,06
28 ± 0,02
27,9 ± 0,58

ENERGIA su kg calcolata con equazione predittiva NRC
3990 ± 2,65
3990 ± 1,82
3997 ± 2,25



Per valutare la risposta insulinica e glicemica postprandiale, nonché controllare i paramenti ematologici di base, sono stati prelevati dei campioni di sangue al momento del reclutamento e alla fine di ciascuna fase nutrizionale (ossia alla fine del periodo di somministrazione di ogni dieta).

I campioni di sangue sono stati raccolti alle ore 08:00 del mattino dopo un digiuno di 12 ore (campione basale) e utilizzati per l'esame biochimico, inoltre sono stati raccolti dei campioni a 120, 240 e 360 minuti dopo il pasto per misurare la risposta glicemica e insulinica.

Il pasto post prelievo era composto dal 50% della razione giornaliera calcolata per il singolo soggetto.

I risultati ottenuti dallo studio hanno mostrato che con la dieta GF1 (con patate dolci) si sono ottenuti valori più basi di AUC, ossia dell'area sotto la curva concentrazione/tempo, sia di glucosio che di insulina.

Questo risultato potrebbe essere attribuito sia alla minore quantità di amido di questa dieta sia alla digeribilità delle patate dolci.

In vitro, studi hanno dimostrato che le patate dolci possono comportare un indice glicemico (GI) più basso a causa della loro frazione fibrosa più elevata e della percentuale più elevata di amilosio e amido resistente (RS), che possono rallentare lo svuotamento gastrico e ridurre il tasso di assorbimento del glucosio.

Inoltre, l'elevata quantità di amilosio, rispetto all'amilopectina, sembra indurre un indice glicemico più basso.

I cani che hanno ricevuto la dieta GF2 (con amido di pisello) hanno mostrato un AUC di glucosio più alta, ma con una concentrazione sierica media di insulina più bassa.

L'amido di piselli è disponibile principalmente come sottoprodotto dell'estrazione delle proteine e quello oggetto dello studio derivava dai piselli rugosi, più suscettibili agli attacchi da parte dell'α-amilasi.

Inoltre, il processo di purificazione dell'amido stesso porta a cambiamenti nella struttura dell'amido e ne migliora la digeribilità, e il trattamento termico aumenta significativamente l'amido che viene digerito rapidamente, diminuendo le frazioni di amido resistente.

Queste possono essere le ragioni per cui questo tipo di dieta ha mostrato l'AUC di glucosio più alta rispetto alla dieta GF1.

La dieta CB ha mostrato le AUC di glucosio e insulina più alte in assoluto. Ma con i valori nadir e zenit più bassi.

Questi risultati potrebbero essere dovuti all'elevata percentuale di farro integrale e avena (20%) nella dieta che da un lato consentono una disponibilità energetica più rapida rispetto alle patate dolci e all'amido di piselli, ma dall'altro contengono una maggior quantità di fibra dietetica totale.

In particolare, la quota di fibra maggiormente presente è quella solubile che è nota per ridurre le variazioni nella concentrazione di glucosio e insulina nel sangue.

Infine, i risultati hanno mostrato una risposta insulinica più lenta nelle curve di GF1 rispetto a quelle di GF2 e CB.

Per ciò che riguarda l'analisi dei valori ematobiochimici effettuati, i risultati hanno mostrato che le concentrazioni più basse di fruttosamina erano quelle dei cani che venivano alimentanti con la dieta GF2 e che i valori di glucosio a digiuno erano più bassi con la dieta GF1.

Il risultato sulle concentrazioni sieriche di fruttosamina risulta interessante per diverse ragioni.

Infatti, la fruttosamina riflette il grado di glicazione delle proteine sieriche e la concentrazione media di glucosio nel siero delle precedenti 1-3 settimane rispetto al giorno dell'analisi, e può essere considerata un marcatore a lungo termine del controllo glicemico rispetto alla misurazione stessa della glicemia.

Inoltre, la concentrazione sierica della fruttosamina non viene influenzata dagli aumenti acuti del glucosio nel sangue che si verificano durante lo stress o l'eccitazione.

Gli autori concludono che, nonostante questo studio presenti diversi limiti, i risultati siano in grado di mostrare come la scelta della fonte di amido della dieta possa influenzare la risposta glicemica.

La presenza di cereali sembra indurre un più rapido assorbimento di amido e un aumento della risposta glicemica, ma anche le diete prive di cereali possono portare a risposte differenti in base alla fonte di carboidrato utilizzata.

Infatti, le diete GF1 e GF2, seppur entrambe prive di cereali, hanno mostrato una differente risposta glicemica e insulinica, a causa, probabilmente della diversa digeribilità dell'amido contenuto.

L'amido di piselli della dieta GF2 è molto probabilmente più digeribile rispetto a quello presente nelle patate dolci della dieta GF1.

BIBLIOGRAFIA:
- Alessandro Vastolo, Manuela Gizzarelli, Alessio Ruggiero, Maria Chiara Alterisio, Serena Calabrò, Maria Ferrara, Monica Isabella Cutrignelli. Effect of diet on postprandial glycemic and insulin responses in healthy dogs. Front Vet Sci. 2023 Jul 18:10:1201611. doi: 10.3389/fvets.2023.1201611. eCollection 2023. Articolo open access.


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